Una piazza che celebra e festeggia il primo maggio per rifiutarci, ostinatamente, di accettare il lavoro insicuro che uccide, quello irregolare che sfrutta, quello precario che mortifica, il lavoro diseguale che discrimina, quello mal pagato che umilia, quello negato che cancella la dignità delle persone. Una piazza rivolta ai giovani, agli autonomi non per scelta, agli sfruttati, a chi deve reinventarsi ogni giorno. Una piazza che si prende cura del lavoro delle donne e che racconta l’impegno contro la violenza e la discriminazione di genere. Qui a Pontedera, città dalla forte vocazione e operaia, questo giorno ha da sempre un valore ancora più grazie alla manifattura della Piaggio, dei cantieri, delle fabbriche e dei laboratori artigiani. In un paese moderno non possiamo più tollerare la disparità di salari, gli abusi sessisti sul posto di lavoro, il non riconoscimento del lavoro di cura o le mancate opportunità, che possano permettere alle donne la conciliazione tra i tempi di lavoro e la vita personale. Ringrazio pertanto Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario. Buon Primo Maggio a tutte e a tutti. Viva il lavoro, viva i lavoratori.
