La Destra a Pontedera o è coerente o non è credibile

05-03-2019 08:59 -

La vicenda del candidato sindaco evidenzia che la Destra non è credibile né come coalzione né come forza di governo per la città.

Pur con tutta la cautela e il rispetto personale che si debbono usare in queste circostanze alcune riflessioni sulla vicenda del candidato sindaco di destra bisognerà pur farle. E allora va detto: che a destra vi fossero delle profonde divisioni era chiaro da tempo, che non vi fosse una convergenza convinta sul nome dell’avv. Brini era altrettanto evidente.

L’infortunio di sabato scorso oltretutto non ha niente di eclatante, visto dalla prospettiva di destra: la pensano così. Il candidato sindaco ha espresso un concetto assolutamente coerente con l’ideologia e le posizioni politiche della destra più conservatrice. Questa è la matrice principale della coalizione di destra a Pontedera ed anche questo è un dato di fatto. Forza Italia e i cosiddetti moderati hanno un ruolo assolutamente marginale se non inesistente. Era anche abbastanza prevedibile che un professionista come l’Avv. Brini che certamente potrà vantare molti meriti, oltre a quello di aver cresciuto ed educato una famiglia ai valori nei quali crede, in oltre 50 anni non ha mai fatto politica, non ne conosce i meccanismi e le ritualità, gli equilibri.

A questo va aggiunto che la Lega, forte del suo consenso, tenta di tenere assieme tutto e il contrario di tutto. Dice di parlare agli ex comunisti delusi ma intanto si allea con i posfascisti di Forza Nuova e Casapound; alimenta la voglia secessione dei ceti produttivi del nord con il risentimento popolare delle periferie del meridione. E’ alleato con Berlusconi sui territori e a Roma guida il Paese con gli antiberlusconiani per definizione ovvero i 5 Stelle. Si può governare con queste contraddizioni? Si possono fare scelte nell’interesse dei cittadini oppure tenere tutto assieme, raccogliere consenso fin a se stesso serve solo per gestire il potere? L’impressione è che questa seconda opzione sia la chiave di lettura più adatta per interpretare quanto accaduto nella sede della Lega sabato scorso. Tutto ciò con buona pace di Fratelli d’Italia e dei seguaci della Meloni, già scottati dall’asse con Salvini a livello nazionale: il banco va sempre alla Lega ed è funzionale alla gestione del potere, punto.

Il concetto espresso dell’avv. Brini, per quanto deprecabile dal nostro punto di vista, è coerente con il profilo politico della destra, della coalizione che la sostiene. È in linea con l’ideologia della Lega stessa. Forse l’avv. Brini è parso troppo autonomo e spregiudicato nel rivendicarlo e questo, a chi ha una certa idea del potere, evidentemente crea qualche mal di pancia.

Ad ogni buon conto la credibilità della destra a Pontedera come forza di governo coesa e capace di guidare le scelte della città è sotto gli occhi di tutti ed è bene che i pontederesi se ne rendano conto.